Onorevoli Colleghi! - L'emergenza nel settore dei rifiuti in Campania rappresenta un problema all'ordine del giorno. Ormai la situazione si è fatta piuttosto grave poiché sono mesi che impera questo disagio. Per le strade marciscono mucchi enormi di spazzatura, tonnellate di pattume che non riescono a trovare una destinazione finale od un modo per essere smaltite in fretta.
      È necessario intervenire a livello di precauzione per poter minimizzare il degrado ambientale. Ridurre, riusare, riciclare e rispettare: queste le quattro «R» da cui partire per responsabilizzare tutti a qualsiasi livello e costruire un nuovo rapporto con i rifiuti.
      Devono modificarsi i criteri di produzione e di consumo e l'organizzazione di tutta la filiera puntando seriamente sulla raccolta differenziata.
      La Campania, una delle pianure italiane in cui l'agricoltura ha più storia, è stata trasformata in un gigantesco deposito di spazzatura. Una groviera purulenta dalla quale escono esalazioni fetide che contaminano i campi e fanno impennare l'indice delle malattie.
      In questa regione la ricchezza sembra aver cambiato fonte. Una volta il fatturato veniva dagli ortaggi, dalle primizie, dalla falangina, dal turismo. Oggi viene dalla diossina, dai metalli pesanti, eccetera.
      Con la presente proposta di legge si prevede l'istituzione di un'apposita Commissione parlamentare di inchiesta sull'emergenza nel settore dei rifiuti in Campania, che accerti i motivi e le ragioni del perché, dopo anni di lamentele, di proteste e di rimostranze, imperi, ancora, una forte negligenza nell'affrontare tale gravissimo problema.

 

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